La banca paga i danni se nega senza ragione il mutuo promesso. Tribunale Messina


La banca paga i danni se nega senza ragione il mutuo promesso.

Tribunale di Messina, 29 giugno 2015

Mutuo promesso negato, comportamento contrario a buona fede: banca risarcisce 25.000 euro al cliente.

“Tiene una condotta contraria a buona fede la banca che, senza una valida ragione, interrompe le trattative con il privato che chiede la concessione di un mutuo. In questo caso, il privato stesso ha diritto al risarcimento del danno, da liquidarsi in via equitativa. L’importo è stimato in via equitativa in 25mila euro, pari al 10% della somma che l’imprenditore avrebbe ricevuto se le trattative fossero andate a buon fine.Sono le conclusioni di una sentenza del Tribunale di Messina (giudice Giuseppe Minutoli) dello scorso 29 giugno.

Il Tribunale osserva che la pretesa dell’attore va inquadrata nell’articolo 1337 del Codice civile, che impone alle parti di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto.

L’interruzione delle trattative non è giustificata dalla segnalazione alla Centrale rischi. Tale circostanza, infatti, è «sganciata da ulteriori elementi che dimostrino, anche presuntivamente (ad esempio, per l’entità dell’ulteriore debito o per la scarsa patrimonializzazione), la dubbia solvibilità del richiedente»….(continua)”

Fonti:

Iusletter – Informazione aggiornamento giuridico

Sorgente: La banca paga i danni se nega senza ragione il mutuo promesso | Iusletter

Il Sole 24 Ore, 2 settembre 2015; di  Antonino Porracciolo

Tutelare i propri diritti in banca – Rassegna stampa